Michele Comite

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Michele Comite

Director

Inizia il suo percorso formativo nel 1999, fuori da ogni percorso codificato‚ apparentemente anarchico‚ ma basato su una ferrea disciplina etica ed espressiva.
Studia la figura del mimo attraverso il lavoro d’artista di strada sulle tracce dei Maestri del cinema muto (Charlie Chaplin, Max Linder e Buster Keaton) che lo porta a viaggiare per l’Europa dove ricerca e costruisce una sua personale danza urbana che via via diventa/no delle vere e proprie performance.
Contagiato dall’incontro con Patch Adams e Vladimir Olshansky comincia a studiare la figura del clown mixando l’arte performativa del mimo con la comicità del movimento e del ritmo claunesco.
Nasce così Rhum il dancer-clown che lo porta a viaggiare in Europa ed Africa visitando ospedali, orfanotrofi, case per anziani, campi profughi e siti di calamità naturale.
La continua ricerca sul linguaggio del corpo lo porta a scoprire la fisicità della commedia dell’arte e inizia a studiarne i caratteri e le gestualità con Claudia Contin Arlecchino (la prima donna ad interpretare il ruolo maschile della maschera di Arlecchino) per poi passare alla maschera contemporanea della compagnia internazionale Familie Flöz studiando con i maestri Hajo Schueler, Michael Vogel e Paolo Nani.
Incontra il teatro di figura di Gigio Brunello, ed inizia a lavorare come attore e regista in spettacoli per teatro ragazzi dove il lavoro sul corpo e sulla voce si fondono nella vita fantastica dei burattini. Da un incontro con la maestra Yumiko Yoshioka studia e ricerca le risonanze del corpo attraverso la danza Butoh e l’arte del Kabuki.
Aggiunge così al suo linguaggio corporeo l’espressività vocale che continua a studiare con Antonella Bertoni, Maria Consagra, Laura Curino, Naira Gonzales, Serena Sinigaglia, Eugenio Barba, Marco Baliani, Danio Manfredini Paolo Nani e Pippo Delbono.
Proprio dall’incontro con Pippo Delbono, si immerge nel teatrodanza di Pina Bausch seguendo masterclass con Julie Anne Stanzak e Franko Schmidt danzatori di Tanztheater Wuppertal.
Grazie a quest’ultimo incontro, si avvicina alla danza inclusiva e comincia a studiare nuove forme di movimento utilizzando i principi della contact improvisation con German Jauregui.
Lavora con Jemima Hoadely della Candoco dance company e segue workshop di danceability con Adam Gain, Tanja Erhart, Piera Principe, Giorgio Rossi, Pierluigi Zonzin.
Nel 2012 fonda il collettivo clochart composto da artisti abili e disabili che lo portano ad occuparsi in maniera sempre più intensa di attività inclusive, ospite in molti festival, utilizza ogni forma artistica per creare spettacoli, performance, eventi, e workshop di danceability dove la componente artistica si fonde con l’impegno sociale e civile.
Dal 2014 è direttore artistico della stagione teatrale dedicata a famiglie e ragazzi presso il teatro Comunale Gustavo Modena di Mori (Tn) dove porta in anteprima spettacoli di  teatro sociale, dance ability per sensibilizzare il pubblico alle abilità differenti.
Nel 2018 apre open space clochart, un centro di formazione e produzione di teatro e danza del collettivo clochart.
Negli anni, numerosi sono i riconoscimenti ricevuti come autore, attore e regista teatrale.